Negli ultimi anni, in Italia come nel resto d’Europa, si è assistito ad un aumento del consumo di prodotti biologici. Ciò in massima parte è avvenuto grazie all’accresciuta consapevolezza dei consumatori ed il correlato aumento della domanda di prodotti bio.
Tutto ciò ha comportato anche la necessità porre particolare attenzione per ciò che riguarda l’etichettatura di tali prodotti in funzione delle norme dettate dal Reg. UE 2018/848 che disciplina la produzione biologica.
Come effettuare una corretta etichettatura dei prodotti biologici
Nel momento in cui si procede all’etichettatura di prodotti biologici è necessario seguire le prescrizioni inserite al Capo IV del Regolamento di settore, unitamente a quelle contenute nel Reg. UE 1169/2011 che specifica quali siano le informazioni obbligatorie e facoltative da inserire nell’etichetta dei prodotti alimentari.
A queste informazioni di carattere generale, per i prodotti biologici sono poi previsti degli ulteriori obblighi proprio per assicurare che l’informazione fornita al consumatore sia corretta e soprattutto che risponda al principio fondamentale di non fornire notizie fuorvianti e/o generare errori. Nel caso specifico, la normativa europea prevede che nell’etichettatura degli alimenti, le informazioni sul metodo di produzione siano differenziate in base alla percentuale di ingredienti.
Etichettatura prodotti biologici: normativa e aggiornamento
In tale contesto assume particolare importanza l’assistenza e consulenza legale su diverse tematiche inerenti il settore specifico della produzione bio in rapporto alla normativa multilivello del diritto alimentare. Nello specifico, la consulenza si concentra sul procedimento di costruzione dell’etichetta, in modo che le diciture, le informazioni, i loghi ecc. siano corrispondenti alle previsioni normative. Pari rilevanza assume altresì la revisione delle etichette dei prodotti già in commercio alla luce degli interventi normativi da parte del Legislatore europeo e degli obblighi di aggiornamento.