L’etichettatura carni è soggetta a normative nazionali ed europee specifiche dirette ad agevolare la tracciabilità dei prodotti e avere informazioni sul paese di nascita di allevamento e macellazione. La consulenza specialistica assume un ruolo rilevante per immettere sul mercato prodotti conformi alla legge e con le diciture obbligatorie.

L’etichettatura delle carni bovine è tra quelle che è stata regolata per prima sia livello europeo sia nazionale e per la quale sono previsti contenuti specifici e obbligatori in relazione ai Paesi di origine, allevamento, macellazione e sezionamento.

Etichettatura Carni

Etichettatura delle carni suine e avicole

La Commissione europea, con il Regolamento di esecuzione UE 1337/2013, ha introdotto le modalità di applicazione del RE. 1169/2011 circa l’indicazione del Paese di origine o luogo di provenienza delle carni suine, ovine e caprine.

La normativa per la commercializzazione di carni avicole è stata introdotta con il Regolamento CE 543/2008, in base al quale è obbligatorio riportare la denominazione, categoria e taglio, lo stato in cui sono commercializzate fresco, congelato e surgelato, la temperatura di conservazione raccomandata, il numero di identificazione del macello, lo Stato di origine o provenienza.

Etichettatura carni macinate

Il Reg. CE 853/04 stabilisce che le carni macinate sono quelle disossate che contengono meno dell’1% di sale mentre le preparazioni sono quelle fresche a cui vengono abbinate altri prodotti alimentari. In base alle leggi in materia, l’etichettatura delle carni macinate devono presentare: l’indicazione della composizione del prodotto, delle percentuali di materie grasse e il rapporto collagene/proteine. Valori questi ultimi che devono essere scritti con apposite diciture.

Etichettatura Carni : Avvocato per assistenza legale e consulenza legale