Per i prodotti alimentari è previsto un rigido disciplinare sull’etichettatura e ciò anche per il miele, prodotto naturale che apporta tanti benefici alla salute. Per non rischiare sanzioni è bene rivolgersi ad un avvocato esperto sulle etichettature del miele.

Etichettatura MieleL’etichetta del miele

La normativa sull’etichettatura del miele è contenuta nel Regolamento UE n.1169/2011. I criteri principali su cui improntare l’etichetta sono quelli della leggibilità, completezza della scheda nutrizionale e responsabilità dell’operatore nel caso in cui vi siano degli errori di etichettatura degli alimenti.

Le legge relativa all’etichettatura del miele stabilisce che per le confezioni fino a 50 grammi, i caratteri da utilizzare siano almeno di 2mm, man mano che la confezione aumenta, anche l’altezza minimo dei caratteri dell’etichetta viene maggiorata. Sulla confezione del miele deve essere indicata la denominazione dell’alimento (ad esempio miele di acacia). Inoltre devono essere elencati gli ingredienti, il termine minimo di conservazione e la quantità contenuta.

Etichettatura Miele: Avvocato per Assistenza legale e consulenza continuativa

Deve poter essere individuato colui che lo ha prodotto e quindi la ragione sociale o il nome del produttore e l’indirizzo, paese di origine del prodotto, lotto, istruzioni per l’uso. Infine, è obbligatoria la presenza del sigillo sul vasetto. Se il miele è prodotto con più mieli deve essere chiarito che di tratta di una “miscela di mieli”. Questi possono essere di origine UE, non originari da UE oppure “miscela di mieli originari UE e non originari UE”. Per il miele biologico sono necessarie ulteriori informazioni.

Sanzioni per l’errata etichettatura

Per essere sicuri di etichettare nel modo giusto il proprio miele è bene chiedere una consulenza ad un avvocato esperto sulle etichettature degli alimenti. Infatti nel caso in cui siano messe in commercio confezioni di miele non correttamente etichettate è possibile essere sanzionati con una multa da 50 euro fino a 150.000 euro in base alla gravità degli errori contenuti in etichetta. In caso di etichettatura errata infatti in base alla sentenza 17028 del 2016 della Corte di Cassazione vi è violazione della correttezza delle norme commerciali.