Negli ultimi anni si è avuta una crescente attenzione verso l’origine e le modalità di produzione degli alimenti, sia per evitare contraffazioni degli stessi, sia per tutelare la salute dei consumatori. Ciò ha comportato l’emanazione, in fasi successive, di un’apposita normativa finalizzata a regolamentare la materia, ponendo così il consumatore finale nelle condizioni di acquisire le informazioni in modo corretto.

Di seguito illustreremo brevemente cosa l’attuale disciplina stabilisce circa l’etichettatura del vino, fornendo al contempo alcuni dati utili.

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Cosa è l’etichettatura del vino

Partiamo innanzitutto dal concetto di etichetta, elemento che assolve il compito di tutelare produttore e consumatore, da considerarsi come un vero e proprio documento di identità. In diritto esiste una disciplina di carattere generale, comune a molti alimenti, alla quale poi si affiancano norme che disciplinano, nel nostro caso, la produzione e commercializzazione di vino ed altre bevande alcoliche. Anche la disciplina relativa all’etichettatura del vino ha subito diverse modifiche per adeguarla alle mutate esigenze.

L’attuale normativa di riferimento è data dal Decreto Ministeriale 23 dicembre 2009 in tema di indicazioni obbligatorie e facoltative, nonché la regolamentazione, ad esempio, della Denominazione d’Origine Protetta e l’Indicazione Geografica Tipica.

Cosa deve indicare un’etichetta in modo corretto

Per i viticoltori, come per gli utenti e gli addetti al settore, è necessario che sulla bottiglia siano riportate, in modo preciso ed esaustivo, tutte le indicazioni imposte dalla normativa vigente. L’etichetta, pertanto, dovrà fornire le informazioni obbligatorie e, a discrezione del produttore, tutte quelle facoltative che contribuiscono utilmente alla scelta consapevole del consumatore, entro i limiti della veridicità.

Tra le indicazioni obbligatorie, ad esempio, rientrano il nome del vino,  la denominazione ossia se è un DOC o un DOCG e la varietà di vite, il titolo alcolometrico volumico effettivo (indicato in unità e mezze unita in percentuale ad es. 11,5% vol.). Ed ancora devono essere indicati obbligatoriamente anche l’indicazione della provenienza, il numero di lotto, il contenuto di solfiti ecc.

I prodotti con un’etichettatura o una presentazione che non risponda ai dettami di legge non possono essere commercializzati negli Stati dell’Unione, pena sanzioni.

Avvocato per Etichettatura vino e normativa: Assistenza e consulenza legale continuativa

Lo Studio fornisce prestazioni di assistenza e consulenza in campo legale nell’ambito dell’etichettatura vino. La nostra competenza spazia su differenti campi e viene svolta con la massima professionalità per tutelare il cliente in modo completo.

Nello specifico, assistiamo il cliente nella creazione dell’etichetta identificativa del prodotto vicolo e nella revisione di quelle che sono attualmente in commercio. Quest’attività, prestata con la massima attenzione, assolve anche allo scopo di tutelare le aziende del comparto vitivinicolo rispetto alle innovazioni collegate al mercato ed all’aggiornamento normativo, in continua evoluzione.