Uno studio legale specializzato in diritto alimentare costituisce un vero e proprio punto di riferimento per gli imprenditori del settore che desiderano ottenere sempre maggiore tutela. I produttori di alimenti, soprattutto negli ultimi decenni, si sono trovati a dover affrontare il problema della contraffazione, ossia di una produzione infedele che viene commercializzata al posto dell’originale.

Tracciabilità-alimentiAd esempio, la diffusione nei negozi di un Parmigiano che dell’originale ha solo l’assonanza del nome o di un vino che viene posto come italiano ma in realtà è cileno o australiano, non fa che compromettere le vendite di chi opera legittimanete sul mercato. I contraccolpi di questa tendenza sono evidenti non per il grande marchio che, nonostante le criticità porta comunque avanti i propri successi, ma per i piccoli produttori che ricevono un danno notevole dalla diffusione di questi cibi non tracciabili e di cui non si conosce la provenienza.

L’avvocato specializzato in diritto alimentare offre la sua assistenza anche nell’ambito del biologico in quanto aiuta gli imprenditori ad ottenere una denominazione da spendere sul mercato e che indica una particolare produzione agricola.

Il biologico

L’agricoltura biologica è una particolare coltivazione che viene eseguita in assenza totale di addizioni chimiche, pesticidi e ogni altro veleno che, pur abbattendo insetti e microorganismi dannosi per la pianta rimangono sui frutti e hanno ripercussioni negative sulla salute dei consumatori. I parassiti delle piante non vengono lasciati proliferare ma, al contrario, vengono eliminati attraverso dei rimedi naturali di estrema efficacia ma che, al contempo, non producono alcun effetto collateral

Gli utenti finali sono disposti a pagare in più durante la spesa solo se hanno la certezza che la produzione di verdura e frutta sia effettivamente biologica. Il marchio bio, il tipico bollino blu con le stelle simbolo dell’Unione Europea, è una certificazione europea, appunto, che viene conferita agli imprenditori agricoli che eseguono la loro produzione con le dovute accortezze. Lo Studio accompagna gli imprenditori in questo percorso virtuoso, finalizzato ad ottenere questa importante certificazione non solo in Italia ma anche a livello internazionale per la massima soddisfazione dei consumatori.

 Una spesa consapevole

Il consumatore attuale, a differenza del passato, è una persona più informata e consapevole del suo potere di acquisto e desidera mettere nel carrello e portare a casa prodotti sani e certificati. L’alimentazione costituisce un elemento molto importante nel quotidiano ed in Italia la cultura alimentare è sempre stata una delle colonne portanti già a livello storico-culturale.

Poichè al giorno d’oggi non tutti hanno la possibilità di acquistare i prodotti in campagna direttamente dai produttori o le carni presso gli allevatori, i cibi che si trovano sugli scaffali del supermercato, con le etichette di riferimento, possono essere immediatamente riconoscibili. La consulenza alimentare aiuta le aziende produttrici di alimenti ad indicare gli ingredienti, le modalità di preparazione e, logicamente, anche di conservazione.

Infine, l’indicazione degli ingredienti è utile anche per chi soffre di allergie o intolleranze alimentari, come ad esempio l’intolleranza al lattosio o la celiachia, e per chi non può consumare cibi indistintamente.

Rintracciabilità e Tracciabilità alimenti e dei prodotti alimentari: consulenza legale continuativa

Cosa si intende esattamente per tracciabilità dei cibi? Il termine tracciabilità indica la provenienza degli alimenti e la loro preparazione.

Il Reg. (Ce) n. 178/2002 pone a carico degli operatori del settore alimentare l’obbligo di garantire il rispetto della normativa di settore in ordine a tutte le varie fasi.

In particolare, l’obiettivo di assicurare la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti ha spinto il legislatore europeo a prevedere la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione.

Da qui è possibile delineare le differenze sostanziali tra la rintracciabilità e la tracciabilità degli alimenti.

Tra i principali obblighi vi è quello di cui all’art. 18 in tema appunto di rintracciabilità.

Quest’ultima consiste nel ricostruire a ritroso l’intero percorso di un prodotto, partendo dal suo stato finale e risalendo lungo le varie fasi sino alla materia prima da cui origina.

Per rintracciare l’identità di un prodotto – e pertanto venire a conoscenza della sua origine – vengono presi in considerazione vari elementi: le imprese agro-alimentari della filiera produttiva, le materie prime e le sostanze con esse impiegate (ad es. additivi ecc.), nonché la documentazione destinata a fornire nel dettaglio le informazioni sui vari passaggi che hanno coinvolto il prodotto, oltre ai controlli cui è stato sottoposto.

Al contrario, per tracciabilità si intende il cosiddetto iter di produzione che coinvolge una materia prima o anche un intero lotto, attraverso i collegamenti da un’impresa ad un’altra, appunto tracciati lungo tutta la filiera che porta al prodotto finale.

In sostanza, ad ogni passaggio corrisponde un flusso di informazioni che vengono dettagliatamente conservate e registrate, volte a fornire tutti quegli elementi idonei a ricostruire la storia del prodotto.

Poiché il consumatore, in base alla normativa europea vigente, ha diritto di avere tutte le informazioni relative alla merce che acquista, l’imprenditore ha bisogno di un consulente che esponga esattamente come creare le etichette e le descrizioni.

Ad esempio, se un’azienda si occupa di produzione di salumi, con realizzazione di affettati e altri prodotti da distribuire presso negozi e supermercati, deve inserire nelle proprie etichette il tipo di allevamento degli animali, il taglio della carne, la modalità di conservazione e di consumo. In questo modo il consumatore, leggendo queste indicazioni non solo acquista in modo più consapevole ma riesce ad evitare anche i cibi contraffatti di dubbia provenienza.

Grazie alle determinazioni legislative europee, i prodotti dell’Unione sono caratterizzati da indicazioni e simboli che li rendono distinguibili dagli altri. Solo l’informazione e la cultura alimentare consente di acquistare ottimi prodotti e di aiutare il made in Italy.